domenica 3 aprile 2011

Ipertensione

Se c'è una cosa che spesso mi chiedono quando lavoro è di avere dei consigli alimentari per le varie patologie,una di queste è l'ipertensione e cioè la pressione alta,quindi ora posto dei consigli alimentari per gli ipertesi che ovviamente mi sonoscaricata e stampata :-)
Dieta e ipertensione
L’ipertensione è una patologia multifattoriale, in genere asintomatica, ma potenzialmente in grado di condurre a più gravi conseguenze a carico di altri organi (cuore, reni, cervello, occhio), a volte anche fatali. Clinicamente si identifica con un valore di pressione arteriosa costantemente uguale o superiore a 90/140.

L’ipertensione è una condizione prevenibile e controllabile semplicemente attraverso l’adozione di uno stile di vita complessivamente sano ed equilibrato, in particolare attraverso: il controllo del peso corporeo, una dieta bilanciata ricca di alimenti a basso contenuto in sodio, una regolare attività fisica e la riduzione del consumo di bevande alcoliche. Quando prescritto, a queste semplici misure si può aggiungere uno specifico trattamento farmacologico.

La dieta generalmente raccomandata prevede un adeguato consumo di frutta, vegetali, latte e latticini scremati, cereali integrali, pesce e frutta (noci, mandorle e pistacchi). Limitato deve essere invece il consumo di sale da cucina, carne, dolci e bevande zuccherate.

Una tale dieta non solo è utile a prevenire o controllare l’ipertensione per il suo ridotto contenuto in sodio e l’elevato contenuto in potassio, magnesio e calcio (minerali che, contrariamente al sodio, contribuiscono a ridurre o mantenere a un adeguato livello la pressione arteriosa), ma ha anche benefici effetti sul controllo del peso e dell’ipercolesterolemia, a causa del suo basso apporto di acidi grassi saturi, di colesterolo e di grassi totali, e del buon apporto di acidi grassi essenziali delle serie omega-3 (pesce) e omega-6 (noci, mandorle, pistacchi).

Una dieta quindi doppiamente salutare per il cuore, che da un lato contribuisce a diminuire il lavoro cardiaco, grazie al controllo della pressione arteriosa, e dall’altro contribuisce a ridurre il rischio di infarto, grazie alla diminuzione dei livelli di colesterolo LDL.

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